22-23 Ottobre 2022 – Spettacolo “Sulla stessa barca”

Care Amiche e Amici,

come state? sono tempi irrequieti, e siamo convinti che il teatro aiuti ad elaborare emotivamente ogni aspetto della realtà e della storia, al allenare il cuore e la mente a non abituarsi mai.

Siamo felici di condividere un nuovo appuntamento della rassegna teatrale Fabbricanti di Mondi 2021-22

Siamo lieti di ospitare lo spettacolo Sulla stessa barca, con la drammaturgia collettiva di (e con) Maura Bertoia, Federica Freschi, Davide Militello, Giuseppe Pelagalli, e la regia e drammaturgia di Umberto Terrusola.

L’appuntamento è per sabato 22 alle ore 21 e domenica 23 ottobre alle ore 17 e gode del patrocinio del Municipio 8.

INIZIO SPETTACOLO | 22 ottobre h 21:00 | 23 ottobre h 17:00
INTERO | 12,00 € RIDOTTO | under 25 – over 65 | 10,00 €

Qui di seguito trovate i link per prenotare:

Come arrivare

Fabbrica del Vapore – Lotto 10
Via Procaccini 4, Milano

Tram: 10 – 12 – 14 (Cim.Monumentale/ Via Bramante)
Bus: 155 (Cim.Monumentale/ Via Bramante)
Metropolitana: MM5 (fermate Cenisio o Monumentale) – MM2 Garibaldi

Vi aspettiamo!

Lyra Teatro

Sulla stessa barca

Drammaturgia collettiva di e con | Maura Bertoia, Federica Freschi, Davide Militello, Giuseppe Pelagalli
Regia e Drammaturgia | Umberto Terruso

Che cos’è un naufragio…una nave che affonda, in un mare infuriato o perché va in avaria.
Ma quanti naufragi esistono?! Personali ed umani.
Si parte dal racconto di quello che è diventato tristemente noto come il “naufragio dei bambini”.
E’ l’11 ottobre 2013, a una manciata di miglia da Lampedusa, un peschereccio con a bordo 480 profughi siriani invia disperate richieste di aiuto: la barca sta affondando.
La Marina Militare Italiana, in un surreale rimpallo di responsabilità con Malta, sceglie di non intervenire. Dopo 5 ore, il bilancio sarà drammatico: 268 vittime, tra cui più di 60 bambini.
La ricostruzione dei fatti parte dal prezioso lavoro svolto da Fabrizio Gatti per l’Espresso e si sviluppa in considerazioni, riflessioni e soprattutto domande che ci siamo posti indagando questo fenomeno.
Attraverso il racconto di quelle ore, lo spettacolo apre una riflessione sul fenomeno dell’immigrazione via mare che da più di 20 anni sta trasformando il Mediterraneo in un cimitero sott’acqua e si interroga su come possano accadere stragi di tali dimensioni.
Ad un piano di narrazione dei fatti, si alterna una dimensione metaforica, nella quale un’improbabile coppia di anziani trascorre la propria vita davanti alla televisione, un tragi-comico politico pronuncia assurdi discorsi in un continuo contraddittorio zapping di slogan mentre frammenti di vite si svelano nel disperato tentativo di non annegare nel naufragio silenzioso delle nostre coscienze.